ENERGIE RINNOVABILI

IMPIANTO SOLARE TERMICO


Un impianto solare termico trasforma l’energia solare incidente sulla superficie terreste in energia termica. E’ composto da diversi elementi: il pannello che cattura la radiazione solare e la trasforma in energia termica; il serbatoio che accumula il calore generato e altri componenti, variabili a seconda della tipologia d’installazione: la pompa solare, la centralina solare, il vaso di espansione, le valvole di sicurezza, ecc. Esistono due tipi di impianto solare termico: A CIRCOLAZIONE NATURALE: L’impianto solare termico a circolazione naturale è veloce e conveniente: semplicemente l’energia del sole per riscaldare l’acqua calda senza sistemi meccanici né centraline. A CIRCOLAZIONE FORZATA: L’impianto solare termico a circolazione forzata, ha un’estetica più gradevole in quanto il bollitore non è in vista sul tetto e può essere installato in un locale dedicato. L’acqua dell’impianto circola grazie ad una pompa elettronica che mette in comunicazione lo scambiatore del bollitore con i pannelli solari.

IMPIANTO FOTOVOLTAICO


Un impianto fotovoltaico è un impianto che consente la conversione diretta della radiazione solare in energia elettrica. Il principio di funzionamento di un impianto fotovoltaico si basa su un fenomeno fisico (effetto fotovoltaico), secondo cui alcuni materiali semi-conduttori (ad esempio il silicio) opportunamente trattati, se colpiti da radiazioni luminose, producono energia.

L’impianto è composto essenzialmente da:

  • moduli o pannelli fotovoltaici;
  • inverter, che trasforma la corrente continua generata dai moduli in corrente alternata;
  • quadri elettrici e cavi di collegamento;
  • misuratori di energia, per la contabilizzazione dell’energia prodotta e di quella immessa nella rete.
I moduli sono costituiti da celle in silicio, materiale semiconduttore, e possono essere di diversi tipi monocristallino, policristallino, amorfo) a seconda delle esigenze richieste dal tipo di installazione. Essi rappresentano la parte attiva del sistema perché convertono la radiazione solare in energia elettrica. Gli impianti fotovoltaici possono essere connessi alla rete elettrica di distribuzione (grid-connected) o direttamente a utenze isolate (stand-alone). La potenza nominale (o massima, o di picco, o di targa) dell’impianto fotovoltaico è la potenza elettrica dell’impianto determinata dalla somma delle singole potenze nominali di ciascun modulo fotovoltaico facente parte del medesimo impianto, misurate alle condizioni standard.

BIOMASSA


La biomassa è costituita da materiali di origine vegetale che non hanno subìto processo di fossilizzazione. Si tratta di una fonte rinnovabile perché la CO2, sviluppata durante la produzione di energia per combustione, non aumenta quella presente nell’atmosfera. Infatti, si tratta della stessa che le piante hanno assorbito dall’ambiente e che restituirebbero nella fase di degradazione organica. I tipi di biomasse più utilizzati sono: legna a ciocchi, stagionata o essiccata; cippato costituito da scaglie di legno sminuzzato, con alto potere calorifico e rapida combustione; pellets costituito da pastiglie di legno macinato, pressato a forma di cilindretti, resa calorica elevata e poco ingombro; nocciolame secco tritato; scarti cerealicoli e trito vegetale solido. Coltivare biomassa (legno, paglia…) per riscaldamento domestico è quindi una soluzione ottimale nel rispetto dell’ambiente. Convertendo tutti gli impianti di riscaldamento con caldaie a biomassa, si otterrebbe una riduzione delle emissioni di CO2 del 30%.

POMPA DI CALORE


L’energia aerotermica, geotermica e idrotermica, cioè l’energia accumulata sotto forma di calore nell’aria ambiente, nella crosta terrestre e nelle acque superficiali, è considerata energia rinnovabile.
Le pompe di calore (PdC) sono apparecchiature che prelevano calore da un ambiente e, innalzandone la temperatura, lo rendono disponibile ad un ambiente più caldo. Ad esempio, per il riscaldamento invernale di un edificio, una pompa di calore opera sottraendo calore all’ambiente esterno, per fornirlo agli spazi interni, mantenendoli al caldo.
Per far avvenire questo processo, opposto a quello spontaneo in cui il calore si trasferisce da un corpo più caldo a uno più freddo, le pompe di calore consumano una certa quantità di energia che può essere fornita, a seconda della tecnologia impiegata, sottoforma di energia elettrica oppure di gas.
Facendo uso di sistemi particolarmente efficienti l’energia consumata è però inferiore a quella impiegata da sistemi di riscaldamento tradizionali. Secondo la normativa europea in tema di energia, se il calore (energia termica) catturato da una pompa di calore eccede in maniera significativa la quantità di energia necessaria al suo funzionamento, esso è considerato rinnovabile.
Alcune pompe di calore possono anche funzionare per il raffrescamento estivo degli ambienti e in questo caso vengono dette reversibili.
Lo scaldacqua a pompa di calore è un’ulteriore applicazione della pompa di calore elettrica, grazie a cui è possibile produrre ed accumulare l’acqua calda sanitaria in sostituzione dei comuni boiler elettrici.
Esistono pompe di calore di vario tipo, a seconda che prelevino calore dall’aria, dall’acqua o dal terreno