Il Superbonus 2023, conosciuto anche come Superbonus 90%, è una forma di aiuto da parte dello Stato nata già qualche anno fa, e conosciuta in origine come Ecobonus 100%.
In sintesi, l’agevolazione prevedeva un’aliquota di detrazione al 110% delle spese sostenute fino al 30 giugno 2022 per ristrutturazioni con lo scopo di migliorare l’efficienza energetica, per l’installazione di impianti fotovoltaici, per infrastrutture legate alla mobilità elettrica e per miglioramenti a livello antisismico degli edifici.
Tuttavia, vedendo il crescente ammontare delle spese, il nuovo Governo ha deciso, tramite il decreto aiuti quater e la Legge di Bilancio 2023, di ridimensionare l’agevolazione riducendola al 90%, per poi ridurla gradualmente col passare degli anni (70% nel 2024 e 65% nel 2025).
I principali cambiamenti:
Inoltre, sono state stabilite nuove regole per l’accesso all’agevolazione, in particolare legate alla ristrutturazione di condomini e villette unifamiliari.
Ecobonus 65% 2023 è l’incentivo per risparmiare sulla riqualificazione energetica. Permette di recuperare le spese con detrazione fiscale.
Puoi usarlo per migliorare il risparmio energetico della tua abitazione.
Rientrano nell’incentivo:
Può richiederlo ogni cittadino che sia proprietario o abbia usufrutto dell’edificio su cui vuole fare i lavori. L’Ecobonus 65% è valido per edifici unifamiliari e condomini. Gli interventi vanno fatti su edifici esistenti, a prescindere dalla categoria catastale. Significa che puoi richiedere l’incentivo anche per negozi e altri edifici ad uso commerciale, a patto che siano già esistenti. Prima dell’inizio dei lavori gli edifici devono essere preriscaldati. Devono quindi avere un impianto di riscaldamento esistente.
Per usufruire dell’Ecobonus 65% 2023 serve
A partire dal 17/02/2023 cessione del credito e sconto in fattura non sono più disponibili per i bonus per l’edilizia, ad eccezione dei lavori già avviati, ma con alcune condizioni.
Per ottenere l’Ecobonus 65% nel 2023 serve una procedura specifica che prevede comunicazioni e invio di documenti.
Entro 90 giorni dal termine dei lavori va inviata la comunicazione ad Enea, insieme (se necessario) all’asseverazione del tecnico abilitato. L’invio avviene attraverso il portale telematico di Enea. L’asseverazione per l’Ecobonus non è sempre obbligatoria. Non serve se scegli la detrazione fiscale:
Il Conto Termico incentiva interventi per l'incremento dell'efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
I beneficiari sono principalmente le Pubbliche Amministrazioni, ma anche imprese e privati, che possono accedere a fondi per 900 milioni di euro annui.
Il Conto Termico è un contributo statale e non può eccedere il 65% della spesa ammissibile sostenuta.
I soggetti privati intesi, ad esempio, come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa, possono accedere al Conto Termico per:
L'accesso ai meccanismi di incentivazione può essere richiesto direttamente dai soggetti beneficiari dell’incentivo o tramite una ESCo (Energy Service Company). Se si utilizza l’ausilio di una ESCo le Pubbliche Amministrazioni dovranno sottoscrivere un contratto di prestazione energetica mentre i soggetti privati dovranno sottoscrivere un contratto di servizio energia.
Il bonus ristrutturazione 2023 è un’agevolazione edilizia che permette l’accesso a una detrazione fiscale pari al 50 per cento della spesa, fino ad un massimo di 96.000 euro, a chi realizza lavori in casa.
La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato il bonus del 50 per cento per i lavori di ristrutturazione edilizia per il 2022, il 2023 e il 2024. Le regole, per quest’anno e per il prossimo anno, restano le stesse.
La detrazione del 50 per cento spetta per i lavori che rientrano nel seguente elenco:
Così come la detrazione al 50 per cento, anche per il 2023 si potrà beneficiare del bonus ristrutturazioni attraverso le opzioni di fruizione indiretta dell’agevolazione previste dall’articolo 121 del Decreto Rilancio.
Oltre alla detrazione i contribuenti possono scegliere la cessione del credito o lo sconto in fattura. Nel caso in cui vengano scelte tali opzioni, tuttavia, rimane l’obbligo di:
La comunicazione all’Agenzia delle Entrate potrà essere effettuata esclusivamente dal professionista che ha apposto il visto di conformità, ossia colui che ha effettuato il controllo documentale relativo ai requisiti per l’accesso all’agevolazione edilizia.
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